Melo


Le piante di melo messe a dimora in Valle di Non a cavallo fra otto e novecento hanno consentito lo sviluppo di una frutticoltura ormai leggendaria. Queste piante, giunte oggi alla fine del ciclo produttivo, vengono sostituite e si rende quindi disponibile il loro legname tanto pregiato quanto limitato. Ottenute da seme, e pertanto selvatiche, presentano ognuna caratteristiche particolarissime che rammentano quelle delle mele prodotte nel corso della loro esistenza. Mele sì diverse, ma tutte speciali per profumo sapore e colore, come speciale è questa valle trentina, dove il melo ha trovato il miglior ambiente possibile. Ciò ha permesso lo sviluppo rigoglioso di queste piante che, con il tempo, hanno raggiunto dimensioni come non accade in nessun altra parte del mondo. Ecco perché il legname di melo è semplicemente introvabile. I suoi colori rispecchiano fedelmente quello dei frutti: dal rosa tenue al rosso violaceo più intenso. E come sono sodi, croccanti e serbevoli i frutti, altrettanto possiamo dire del legno: duro e durevole, adatto pertanto per pavimenti di grandissimo pregio e straordinaria bellezza. La grandiosa intuizione di Antico Trentino, ovvero di utilizzare questo prezioso legname per farne meravigliosi pavimenti, permette anche di conservare nel tempo l'utilità che le piante hanno avuto nell'economia di questa terra e salvare un importante pezzo di storia che altrimenti andrebbe per sempre perduto.
 
Pavimenti di melo selvatico centenario della Valle di Non
Ieri, frutti profumatissimi e deliziosi Oggi, pavimenti unici e meravigliosi